Mercoledì 18 ottobre, in Sala Conferenze, dalle 8,00 alle 9,40, le classi III C e IV B saranno impegnate in un incontro che avrà come relatore il professor Giacomo Tabita, archeologo e docente universitario dal ricco curriculum.
La conferenza, promossa dal professor Agnelli, e dal titolo "Una lingua per gli dei: l'avventura di una scoperta", si inserisce all'interno della didattica che sta affrontando il periodo storico che fa da sfondo al romanticismo, passando anche attraverso le scoperte del periodo, tra cui il ritrovamento della Stele di Rosetta, oggi conservata al British Museum. Il professor Tabita, all'interno di questa analisi storico-culturale, aiuterà gli studenti a capire come funziona il linguaggio dei geroglifici e come si struttura questa lingua misteriosa nelle sue declinazioni grammaticali e fonetiche portandoli con sè in un viaggio affascinante alla scoperta di una tra le più misteriose civiltà del passato.
In particolare ci si sofferma sullo scontro tra le truppe francesi di Napoleone e le armate britanniche in Egitto. Fu in questo contesto che nacque una vera e propria mania per l'Egitto. Nel 1799 venne rinvenuta la Stele di Rosetta. Questa scoperta fu cruciale per la comprensione dei geroglifici egizi, poiché contiene lo stesso testo scritto in tre lingue diverse: l'egizio antico, il demotico e il greco antico. Grazie a questa "chiave di traduzione", il giovane studioso Jean-François Champollion riuscì nel 1822 a decifrare i geroglifici egizi, aprendo la porta alla comprensione di una vasta quantità di documenti storici e religiosi dell'antico Egitto. La Stele di Rosetta è quindi un'icona nella storia dell'egittologia e nella decifrazione dei geroglifici.

III C e IV B incontrano l'archeologo Giacomo Tabita