Anche per la chiusura dell’Anno Scolastico 2019 si è tenuta la tradizionale mostra di fine anno in cui sono stati esposti i lavori ed i progetti realizzati dagli studenti di tutte le classidel Liceo Artistico Foppa.
L’esposizione “Tra utopia e realtà” ha visto i ragazzi delle classi prime confrontarsi con il linguaggio scultoreo greco del periodo classico traducendo graficamente la bellezza ideale dei volti attraverso una corretta lettura delle proporzioni e dei dettagli.
Il tema “Tra utopia e realtà” è stato invece declinato dagli studenti di secondanell’accezione più specifica dell’idealizzazione corporea. Essi hanno considerato, in particolare, le figure di alcuni supereroi estrapolati dal mondo dei fumetti. Questi personaggi con poteri e forza sovrannaturali vengono considerati come una rivisitazione dei vecchi eroi della mitologia greca: Superman è forte come Eracle, in grado di volare vicino al sole da cui attinge la propria possanza e Wonder Woman richiama le amazzoni.
I ragazzi di terza hanno realizzato la copia di un particolare di un'opera classica del 1500/1600 in quanto punto di riferimento artistico dal punto di vista formale e compositivo di tipo classico. Questo particolare è stato poi interpretato dal singolo alunno per valorizzare l'approccio inventivo ossia l'interpretazione personale del soggetto. Questo metodo ha inserito l'allievo nel processo di trasformazione nella dialettica tra la realtà e l'utopia.
La classe quarta ha sviluppato più lavori sul tema: il primo è stato la realizzazione di una icona di stile bizantino su tavola di legno con preparazione ad imprimitura e doratura. L'oggetto in questione è l'espressione artistica nata dalla convinzione, provata dall'esperienza, che Dio si è incarnato per farci conoscere la verità. Da qui l'incontro inseparabile tra l'utopia (il mito) e la realtà.
Il secondo è stato la realizzazione di una serie di ritratti di figure femminili nel tentativo di esaltarne la “bellezza” in rapporto ad uno strumento di misura che è sempre stato utilizzato per dare concretezza a tale valore estetico: la sezione aurea.
Il terzo è stato la costruzione interpretativa di alcun sonetti di poesia inglese che alcuni alunni hanno creato tentando di dare forma visiva alle associazioni fantasiose del poeta stesso in un rilancio continuo tra la realtà e la sua libera idealizzazione.
Gli studenti di quintahanno portato avanti il tema spaziando tra diversi campi del sapere e dell’arte. Attraverso la visione di opere d’arte del panorama attuale (fra cui le case volanti di Laurent Chèhère o gli scorci utopici di Jean Francois Rauzier), che si sono ispirate proprio al tema dell’utopia, ognuno ha provato a concretizzare una visione personale maturata nel tempo. L’utopia è diventata possibilità di fare qualcosa, luogo immaginario, condizione fisica e mentale, spazio architettonico o ambientale. Dall’utopia si è passati anche alla visione opposta e distorta della stessa: la distopia della condizione umana.
All’interno della mostra gli occhi dello spettatore hanno spaziato alla scoperta di sculture, quadri a olio e acrilico, disegni, acquarelli, installazioni di plastici in un percorso visivo di grande fascino.
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