In vista di un ripasso coinvolgente e creativo della prospettiva accidentale, la professoressa Erika Cunja ha proposto agli studenti di IIB di accostarsi alla poetica del grande fotografo Gabriele Basilico, riprendendo alcuni suoi scatti in bianco e nero.
Attraverso le sue foto di edifici vecchi e di più attuale edificazione, è possibile osservare interessanti giochi di chiaro-scuro, di pieno e vuoto, di forme e volumi inseriti in uno spazio quasi metafisico.
L’uomo è assente, proprio per dare voce alle architetture, alla loro essenza formale. Questa dimensione, quasi fuori dal tempo e dallo spazio contingente, in cui gli elementi acquistano nuovo significato, più suggestivo, rimanda alla dimensione surreale che già grandi artisti come Dalì e Magritte avevano ricercato.
Dopo aver analizzato le architetture osservate, ogni studente ha quindi un elemento “incongruo” da inserire nello spazio, proprio come nelle opere delle correnti artistiche del Surrealismo e del Dadaismo. Lo spettatore si trova spiazzato, di fronte a questi nuovi accostamenti illogici.
Nella gallery, puoi vedere alcuni scatti del work in progress del progetto e di alcune opere concluse.
