La V A lavora per il Contest New Design 2023
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Architettura e Ambiente - La V A lavora per il Contest New Design 2023 - Ri-configurare lo spazio domestico per il vivere contemporaneo

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Gli studenti di V A, insieme al professor Abastanotti, realizza i progetti per New Design 2023 organizzato dal MIUR, per l’anno scolastico 2022/2023, la tredicesima edizione del concorso, rivolto agli studenti di tutti gli indirizzi dei Licei Artistici statali e paritari al fine di promuoverne, incoraggiarne e sostenerne le potenzialità progettuali.

La promozione della cultura progettuale nell’ambito dell’istruzione artistica è tra i compiti primari del sistema scolastico, in sintonia con gli obiettivi di crescita culturale ed economica del nostro Paese nel quale il patrimonio artistico e la tradizionale vocazione creativa hanno un peso e una valenza del tutto peculiari.
Tra le finalità del concorso risulta prioritaria l’integrazione tra le diverse qualità del pensiero critico, tra cui fluidità, flessibilità e originalità, indispensabili affinché schemi nuovi ed originali irrompano e si sviluppino in ambiti noti, dando vita a produzioni inedite; di fondamentale importanza è la conoscenza della storia del design moderno e contemporaneo come premessa indispensabile all’approccio progettuale.

A ciascuna Istituzione scolastica si richiede l’elaborazione e l’attuazione di uno o più progetti, eventualmente frutto dell’interazione tra i diversi indirizzi presenti nella scuola, inerenti alla seguente tematica: RI-CONFIGURARE LO SPAZIO DOMESTICO PER IL VIVERE CONTEMPORANEO, ovvero studiare progetti per le attività essenziali quali dormire, mangiare, lavorare, prendersi cura di sé.

La pandemia da Covid-19, con il conseguente lockdown, ha fatto riscoprire l’importanza della casa. Il digitale è prepotentemente entrato nelle nostre case sconvolgendo la quotidianità; questo ha determinato l’esigenza di avere spazi attrezzati per svolgere più funzioni attraverso l’uso di arredi e oggetti mutanti e flessibili.
Il tema è quello della progettazione di oggetti/arredi/ambienti che cambiano natura permettendo un uso che varia nell’arco della giornata: dal riposo all’alimentazione, dal lavoro e al tempo libero. La ridotta mobilità ha richiesto anche di introdurre all’interno dello spazio domestico l’ambiente naturale, progettando complementi di arredo che permettano di vivere il verde nei piccoli spazi della casa. L’esigenza di relazionarsi con l’esterno, nel momento in cui la casa diviene luogo di lavoro e di studio, comporta il ripensare anche all’abbigliamento nelle forme e nei materiali.
Il “prendersi cura di…” riguarda non solo chi è portatore di un handicap, ma più in generale tutte le età e le situazioni della vita umana, quindi l'infanzia, l'adolescenza, la senilità, la socializzazione, le varie situazioni di mobilità che richiedono risposte particolari nell'articolazione degli spazi, negli arredi, nelle strutture urbane e sociali, nei giochi, nella creazione di ausili alla persona e alla famiglia. Oltre ad affrontare ed eliminare le barriere architettoniche si dovrebbe puntare ad abbattere le barriere umane e sociali.
I mezzi espressivi e la tecnica esecutiva della progettazione sono lasciati alla libera scelta dei diversi indirizzi. 

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