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Consulta degli studenti, ora tocca a Sottini
Consulta degli studenti, ora tocca a Sottini
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Consulta degli studenti, ora tocca a Sottini

ELEZIONI. Gabriele, studente del «Marzoli» di Palazzolo, è il nuovo presidente. Succede ad Alessandro Turra, che così commenta: «Sono stati due anni straordinari»


I 40 mila studenti delle superiori bresciane hanno il loro nuovo leader. Gabriele Sottini del Marzoli di Palazzolo è il nuovo presidente della Consulta studentesca bresciana. È stato eletto ieri da 69 rappresentanti di 42 istituti statali e 19 paritari. Per il prossimo biennio sarà il loro punto di riferimento. Al suo fianco avrà la vice Clara Vigasio del liceo Foppa di Brescia e una Giunta composta da Roberta Poli, Camilla Bignotti e Giovanni Pedersini.
Sottini succede ad Alessandro Turra, che ha guidato la Consulta, massimo organo di rappresentanza studentesca, per il biennio scorso. E mostra di aver ben chiaro il programma d´azione. «Lavoreremo sul fronte culturale per restituire un´immagine positiva alla nostra scuola spesso criticata – dice -. Cureremo il rapporto scuola/lavoro nell´ottica di costruire un futuro per tutti con una progettualità che coinvolga il maggior numero possibile di studenti. Lavoreremo sui temi della cittadinanza e della democrazia, che sintetizzeremo in una pubblicazione e in un cd per lasciare qualcosa che resta».
Un programma che si muove nel solco indicato in mattinata tanto dal sindaco della città Adriano Paroli quanto dall´assessore provinciale alla Pubblica istruzione Aristide Peli e dalla direttrice dell´Ufficio scolastico territoriale Maria Rosa Raimondi.
«L´impegno di rappresentanza degli studenti ha un alto valore - ricorda il sindaco -, deve tener conto non solo dei bisogni di tutti e richiede un approccio costruttivo per creare comunità». Peli consegna ai neoeletti un´eredità ancora più gravosa, quando sottolinea che la Provincia a fine marzo sarà sciolta e «gli studenti in prima persona potranno assumere il compito non facile di dare indicazioni sulla distribuzione dell´offerta formativa sul territorio e sul dimensionamento degli istituti».
RAIMONDI, PER PARTE sua, plaude a quel gruppo di giovani che ha accettato l´impegno di rappresentare i coetanei. La Consulta non ha poteri decisionali, tuttavia «il dibattito che sarà capace di animare potrà essere utile per raggiungere convincimenti comuni - dice -, e approfondire tematiche è molto importante per incidere nelle situazioni». Discutere di legalità come si è fatto ieri può favorire la partecipazione e la democrazia, e «mi auguro che siano affrontati temi ad ampio raggio come letteratura, teatro, economia, riordino della scuola».
Le elezioni si sono svolte ieri pomeriggio, a conclusione di un´intensa giornata di studio centrata su democrazia e legalità nella scuola. E già la partecipazione alla prima giornata dice che si parte con il piede giusto. Quasi tutti gli istituti nelle settimane scorse avevano eletto i propri rappresentanti, con l´eccezione di cinque statali e quattro paritari. Dei 106 eletti nei vari istituti (71 negli statali e 35 nei paritari) erano presenti in 69 ed è toccato a loro scegliere i vertici della nuova Consulta.
Che ricevono il testimone da Turra. Il presidente uscente parla di un biennio «fantastico». L´impegno alla presidenza «mi ha fatto vivere la scuola sotto un´altra luce - confessa - e mi ha aperto gli occhi di fronte alla realtà». Ammette che il compito di Sottini non sarà facile, ma «avrà con sé un gruppo che permetterà un´esperienza ricca di soddisfazioni».
La giornata d´esordio era cominciata al mattino con una tavola rotonda a cui sono intervenuti Alessandro Bianchi, Luciano Caimi e don Fabio Corazzina, che hanno portato contributi sulla democrazia, sulla legalità e sulla sfida etica nella scuola. Nel pomeriggio, poi, la prima assemblea dei nuovi rappresentanti, con l´abbozzo del nuovo programma. E c´è tutto per andare avanti.

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