Il vescovo Monari è stato ieri in visita alle cinque realtà formative del gruppo Foppa «La Chiesa diventi un punto di riferimento per i giovani e le espressioni artistiche»
L’arte e la sua relazione con la Chiesa, le nuove sfide formative, i giovani e il loro rapporto con la fede. Di questo e non solo si è parlato ieri mattina in occasione della prima visita da parte del vescovo, mons. Luciano Monari, alle cinque realtà gestite dal gruppo Foppa: Accademia di belle arti Santa Giulia, Machina institute, Cfp Lonati, liceo artistico Foppa e Centro San Clemente. La storia del gruppo e le caratteristiche delle realtà formative gestite sono state in un primo momento illustrate a mons. Monari, nella sede di via Tommaseo, dai membri del Consiglio di amministrazione e dai responsabili delle cinque strutture, tra i quali Giovanni Lodrini, amministratore delegato, Giovanni Nulli, presidente della società cooperativa sociale Vincenzo Foppa, Elena Panteghini, dirigente del liceo artistico, Riccardo Romagnoli, direttore dell’Accademia e di Machina e del vice direttore Eugenio Decaro.
Dalle 10 alle 11 il vescovo ha quindi incontrato gli studenti e i docenti dell’Accademia e di Machina, dialogando con loro su diversi temi. «L’uomo è un artista perché applica in tutto ciò che fa un’impronta spirituale» ha spiegato, consigliando di «vivere in profondità la dimensione umana della nostra coscienza» ed esprimendo il desiderio che «la Chiesa bresciana diventi per i giovani un punto di riferimento, offrendo in particolare agli artisti la possibilità di esprimere l’esperienza religiosa contemporanea. Gli interventi della Chiesa nella vita sociale e culturale sono sempre volti a difendere e proteggere l’uomo» ha aggiunto e per approfondire le motivazioni della «diffidenza nutrita talvolta dai giovani nei confronti della Chiesa» e proseguire la discussione sui molti temi sfiorati il vescovo ha concordato con i dirigenti del gruppo Foppa e i ragazzi un secondo appuntamento.
A seguire mons. Monari ha celebrato una Messa nella chiesa dei Cappuccini di via Milano per alunni, genitori e docenti del liceo, per i soci e il personale del gruppo Foppa, in occasione della quale gli è stata donata una scultura in terracotta patinata, realizzata da alcuni studenti del Foppa, una Pietà raffigurante la Madonna e il Cristo. La mattinata si è conclusa con la visita del vescovo al liceo di via Luzzago dove ha ammirato le opere realizzate dagli studenti e esposte sulle pareti.
Chiara Corti
Dalle 10 alle 11 il vescovo ha quindi incontrato gli studenti e i docenti dell’Accademia e di Machina, dialogando con loro su diversi temi. «L’uomo è un artista perché applica in tutto ciò che fa un’impronta spirituale» ha spiegato, consigliando di «vivere in profondità la dimensione umana della nostra coscienza» ed esprimendo il desiderio che «la Chiesa bresciana diventi per i giovani un punto di riferimento, offrendo in particolare agli artisti la possibilità di esprimere l’esperienza religiosa contemporanea. Gli interventi della Chiesa nella vita sociale e culturale sono sempre volti a difendere e proteggere l’uomo» ha aggiunto e per approfondire le motivazioni della «diffidenza nutrita talvolta dai giovani nei confronti della Chiesa» e proseguire la discussione sui molti temi sfiorati il vescovo ha concordato con i dirigenti del gruppo Foppa e i ragazzi un secondo appuntamento.
A seguire mons. Monari ha celebrato una Messa nella chiesa dei Cappuccini di via Milano per alunni, genitori e docenti del liceo, per i soci e il personale del gruppo Foppa, in occasione della quale gli è stata donata una scultura in terracotta patinata, realizzata da alcuni studenti del Foppa, una Pietà raffigurante la Madonna e il Cristo. La mattinata si è conclusa con la visita del vescovo al liceo di via Luzzago dove ha ammirato le opere realizzate dagli studenti e esposte sulle pareti.
Chiara Corti